Pesce surgelato e scaduto venduto come fresco. Ritirato il prodotto in negozi e supermercati
Otto tonnellate di pesce e crostacei surgelati, scaduti, venduti come freschi e, all’occorrenza, di nuovo congelati e di nuovo etichettati con una nuova data di scadenza: un’indagine dei Nas ha permesso di disinnecare una potenziale bomba sanitaria. Tutto è successo in Valpolcevera, in via Colano, dove si trova la Cama, azienda specializzata in importazione e vendita di surgelati.
I carabinieri del Nucleo anti sofisticazione sono intervenuti a seguito della segnalazione della Asl3 e hanno sequestrato 8 tonnellate di prodotto destinate alla vendita e alla distribuzione in negozi e supermercati. La Asl ha diramato in tutta Italia l’ordine di ritiro dei prodotti in commercio in negozi e supermercati (che, bisogna dirlo, sono incolpevoli) mentre i carabinieri hanno denunciato il titolare dell’azienda, Mario Caorsi, per frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine come tali. A Caorsi è stata contestata anche la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.
La surgelazione
Tra i rischi principali che si corre con una cattiva conservazione dei surgelati, magari oltre la data di scadenza o dopo aver interrotto per numerose volte la catena del freddo, c’è la tossinfezione da tossine e batteri che possono proliferare nell’alimento mal conservato.
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